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Marco Cantore

Mi chiamo Marco e sono nato ad Avigliana, un paese della bassa Valle di Susa in provincia di Torino, nell’ormai lontano 1967, mi sono diplomato come Perito Meccanico all’ITIS GB Pininfaria di Susa anche questo tanti, tanti anni orsono.

I primi anni di vita li ho passati a Sant’Antonino per poi trasferirmi, all’età di 6 anni, nella vicina Chiusa di San Michele. Tra Chiusa e Condove ho frequentato le scuole elementari e medie.

Da ragazzino ho sempre fatto sport; ho iniziato nella squadra di atletica del paese, l’US San Michele, sotto l’attenta guida di mio papà che ne era l’allenatore; ho giocato anche calcio. All’età di 14 anni, ho iniziato un’avventura che mi ha portato a percorrere le strade del Piemonte e non solo, in sella ad una bici da corsa. Ho gareggiato per quattro anni nelle categorie esordienti ed allievi per la SC Rostese.

Crescendo, i miei interessi sono cambiati e si è fatta sempre più intensa la voglia di “esplorare” e di “salire in alto”… ecco che allora ho iniziato ad arrampicare e ad andare in montagna. Arrampicavo discretamente bene e qualche soddisfazione me la sono tolta ed ho fatto anche, per un paio d’anni, l’istruttore alla scuola del CAI di Bussoleno.

La Fotografia

Credo che a questo punto vi starete chiedendo… ma cosa centra tutto questo con la fotografia? Beh, centra centra… In tutte queste cose che ho fatto ero sempre accompagnato da una macchina fotografica, prima quella di mio papà che immortalava le mie gare a piedi ed in bici e poi con la mia con la quale cercavo di congelare le sensazioni e le emozioni che provavo durante le mie escursioni o le scalate.

La passione per la fotografia, come avrete capito, mi è stata trasmessa da mio papà che già alla fine delle elementari mi dava la possibilità di andare alle gite scolastiche portando con me una macchina fotografica.

Negli anni, la passione per la fotografia non mi ha mai abbandonato, a volte era più intensa ed a volte un po’ meno ma non è mai venuta a mancare. Ai tempi della pellicola scattavo sia diapositive che in bianco e nero utilizzando macchine dall’Agfa alla Pentax fino all’Hasselblad.

Con l’avvento del digitale il mondo della fotografia ha subito una grande rivoluzione, in meglio, in peggio? Mah… forse un po’ una ed un po’ l’altra. Con il digitale ho cambiato brand passando a Canon. Nel 2012 ho acquistato usato il mio primo corpo digitale, una Canon EOS 20D, una fotocamera con sensore APS-C da 8.2 megapixels alla quale abbinai una classica lente “tuttofare”, il Canon EF 28-135mm f/3.5-5.6 IS USM

Nel 2014, nel primo giorno di vacanza in Trentino, la mia amata 20D decise di “morire” e di lasciarmi 10 giorni tra le montagne più belle d’Italia in sola compagnia della compatta di mio figlio. Tornato dalle vacanze mi misi subito alla ricerca della sostituta e la scelta cadde sulla Canon EOS 7D con il Canon EF 24-105mm f/4 L IS USM, la mia prima lente serie L. Ampliai poi il corredo con il Sigma 10-20mm f/3.5 EX DC HSM, il Canon EF 70-200mm f/4 L IS USM ed il Canon EF 100-400mm f/4.5-5.6 L IS USM

La fotografia di animali, anche grazie al 100-400 che mi dava la possibilità di “avvicinarmi” ai soggetti senza disturbarli, ha iniziato ad appassionarmi sempre di più. La fotografia di paesaggio continuava ad avere comunque il suo fascino ed a quest’ultima ho dedicato la Canon EOS 6D, acquistata nel 2016.

Oggi ho trovato una macchina fotografica che mi dà la possibilità di avere, in un solo corpo, tutte le caratteristiche che reputo necessarie per i generi che faccio, la 5D mk IV. Trovo questo corpo macchina veramente ben fatto e come dicevo, equipaggiato con tutte quelle cose che soddisfano pianamente le mie esigenze.

Fuga, libertà, silenzio...

Torniamo a noi… la fotografia per me è un modo per fuggire dal normale volgere dei giorni, fuggire dalla quotidianità e dalla “monotonia” che la vita sovente ci offre tra casa, lavoro e occupazioni quotidiane.

Amo particolarmente la fotografia naturalistica e di paesaggio, anche notturno, e ogni tanto cerco di cimentarmi anche in qualche altro campo come la street o il paesaggio urbano. La cosa che però amo fare di più è alzarmi all’alba per andare in montagna a cercare i miei “amici” animali. Non c’è nulla che mi dia più soddisfazione di immergermi nella natura, nel silenzio della montagna o del bosco. Adoro la luce calda e dorata dell’alba e del tramonto che crea un’atmosfera particolare.

Le mie escursioni alla ricerca di soggetti da fotografare sono sempre fatte cercando di non disturbare l’ambiente ed i suoi abitanti. La maggior parte delle volte passo lunghe ore di appostamento proprio per evitare di rincorrere gli animali, pratica che ha un alto fattore di disturbo ed è tutt’altro che efficace.

Dopo una giornata passata immerso nella natura, a volte sotto il sole cocente, altre volte stretto nella morsa del gelo, ritorno a casa con la mente e l’anima pieni di gioia anche se, sovente, con pochissimi scatti, ma questo non è un problema, la cosa importante è aver passato una giornata con la mente libera e a contatto con la natura.

Mostre

Nel 2016, in collaborazione con Graziano Cantore ho esposto alcuni miei scatti sul lago del Moncenisio per raccontarlo in una veste per lui inusuale. Era infatti il periodo in cui fù svuotato completamente per permettere l’esecuzione di lavori di manutenzione agli impianti della diga. La mostra si intitolava “Tère do Mohenì”.

Nel settembre del 2019 alcune mie immagini hanno fatto parte della Mostra “…Battiti… Immagini, Emozioni, Curiosità sulla fauna alpina” una selezione di 24 immagini del sottoscritto, di Graziano Cantore e Davide Giorda con le quali abbiamo cercato di trasmettere ai visitstori le emozioni che proviamo quando fotografiamo i nostri amici animali nel loro abitat naturale.

Da dicembre 2021 i miei scatti sono “saliti” al Rifugio Selleries per la mostra I “Quadri” di Marco Cantore
La presentazione e è stata affidata all’abile penna di Massimo Manovella, storico gestore del Rifugio, queste le sue parole…

Sui giornali...

Articoli apparsi su Luna Nuova, un bisettimanale locale della Valle di Susa, la mia terra natale, in cui il Giornalista ed Amico Claudio Rovere, parla di me.

Attrezzatura

Attualmente la mia attrezzatura è composta da:

  • Canon 5D Mark IV
  • Tamron 15-30mm f/2.8 VC USD
  • Canon EF 24-70mm f/2.8 L USM
  • Canon EF 70-200mm f/4 L IS USM
  • Canon EF 300mm f/2.8 L IS II USM
  • Canon EF 1.4x III
  • Canon EF 2x III
  • Zaino F-stop Tilopa
  • ICU F-Stop PRO Large
  • ICU F-Stop Shallow Medium
  • Zaino Lowepro Flipside 400 AW
  • Treppiede Manfrotto MT 190 X PRO4
  • Treppiede Manfrotto BeFree
  • Testa Manfrotto 410
  • Testa Sirui K30x
  • Testa a Bilanciere Benro GH2
  • Monopiede Sirui P-306
  • Testa Monopiede Sirui L-10
  • Lee Landscape Polariser 105mm
  • Filtri Lee GND Hard 0.3 / 0.6 / 0.9
  • Filtri Lee GND Soft 0.3 / 0.6 / 0.9
  • Filtro Lee Big Stopper
  • Flash Canon Speedlite 580EX II
  • Flash Yongnuo YN600EX-RT
  • Flash Yongnuo YN968EX-RT
  • Flash Godox QS600II
  • Flash Godox QS400II
  • Godox Xpro-C
  • 4 Godox W1R-C
  • 2 Softbox esadecagonali Neewer da 105cm
  • 1 Softbox esadecagonale Neewer da 120cm
  • 1 Softbox rettangolare Striplight Neewer da 20x90cm
  • 2 Godox Octabox da 80cm
  • Stativi vari per le luci
  • Fondali